Farmaci per la cura dell'Uveite

 

uveite-farmaci

L’avvertenza essenziale in caso di uveite, ossia una grave infiammazione che interessa il tratto uveale (composto da iride, coroide e corpo ciliare), è non trascurarla e affrontarla in tempi rapidi con una cura specialmente se il paziente abbia più di 30 anni.

 

 

Come si combatte l’uveite

Non esiste una profilassi particolare per prevenire l'uveite, se non proteggersi dalle malattie sessualmente trasmesse come HIV e sifilide che come effetto collaterale hanno quello di predisporre chi ne soffre anche all'uveite. La cura dell'uveite si focalizza sulla riduzione dell'infiammazione ma anche sulla diminuzione dei sintomi. In particolare per ridurre l'infiammazione i farmaci più utilizzati sono i corticosteroidi che vengono assunti sotto forma di colliri oppure per via orale o endovenosa. Però alcune forme aggressive di uveite richiedono l'iniezione topica di farmaci steroidei direttamente nell'occhio, con una terapia che può andare avanti sino ad un massimo di 30 mesi.

Nell'uveite in forme lievi o medie sono utilizzati i farmaci midriatici, ossia quelli che dilatano la pupilla, e cicloplegici che sono in grado di bloccare il processo di rifrazione agendo a livello del muscolo ciliare. Quando l'uveite è causata da infezioni batteriche, la terapia più indicata è con gli antibiotici e gli antimalarici, anche in assenza di corticosteroidi. Inoltre l'uveite virale può essere curata con appositi medicinali antivirali.

Se invece l'uveite non risponde alla cura con i corticosteroidi, è ipotizzabile una terapia con farmaci immunosoppressori soprattutto nei pazienti che manifestano un elevato rischio di cecità.

E nei casi in cui l'occhio sia pesantemente compromesso, la chirurgia è l'ultima opzione possibile per salvare la vista.

 

 

La terapia nell’uveite anteriore

In caso di uveite anteriore la terapia si basa sull’utilizzo di colliri a base di cortisone, le cui gocce penetrano facilmente nella parte anteriore dell’occhio e quindi curano l’infiammazione. Le gocce vanno somministrate con una frequenza proporzionale alla gravità dell’uveite e in caso di uveite acuta anche ogni ora sino a ridurre la dose man mano che la forma d’infiammazione andrà diradandosi. Nei casi di uveite anteriore viene prescritto anche un collirio midriatico che dilata la pupilla in modo da evitare la formazione di aderenze tra iride e cristallino.

 

La terapia nell’uveite intermedia e posteriore

Se l’uveite si manifesta nella zona intermedia dell’occhio o nella zona posteriore i colliri non possono essere efficaci e quindi si utilizza il cortisone in pastiglie con dosi proporzionali al peso del paziente. Altre terapie utilizzate in caso di uveiti intermedie o posteriori sono iniezioni peribulbari di cortisone, effettuate attraverso la palpebra inferiore in anestesia locale. Inoltre nei pazienti con uveite possono essere prescritti gli immunosoppressori in associazione oppure al posto del cortisone per ridurre il rischio degli effetti collaterali da steroide sia nell’occhio che in generale perché possono creare ipertensione, diabete e osteoporosi.

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